BRUNO SCHUELLER

A sud-ovest di Colmar, il paese più alto della strada del vino dell'Alsazia, che “imperversa” l'indipendente, intrepido e dispettoso Bruno Schueller. Da quando aveva 18 anni è a capo della tenuta Gérard Schueller Père & Fils: 10 ettari di vigneto, di cui 1 di pinot nero e due grand cru, Eichberg e Pfersigberg, nel comune di Eguisheim, non lontano da Husseren.
Nella città di Obermorschwihr e su terreni esclusivamente calcarei, produce una delle sue cuvée più interessanti, Bildstœcklé. Ma, anno dopo anno, ne propone non meno di 17 diversi, che vanno dall'edelzwicker al pinot grigio e al riesling.
Per le sue viti predilige la potatura invernale, che limita la quantità di foglie durante la crescita.
Bruno interviene un minimo sui suoi vini: niente o pochissima solforosa, una prima fermentazione che permette di ridurre gli zuccheri residui, poi la fermentazione malolattica. Il risultato sono vini bianchi di grande personalità, complessi, dorati, aromatici, secchi, con una profonda mineralità e rossi che rivaleggiano con le più grandi annate della Borgogna
I vini di Bruno sono raramente in linea con quello che comunemente viene chiamato “vino d'Alsazia” e non sempre passano l'approvazione dell'INAO, che non lo preoccupa affatto, anzi. Questo è il prezzo che paga volentieri per mantenere la sua autonomia ed esprimere tutta la sua creatività.



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